Fuoriclasse in Movimento ha come obiettivo quello di favorire il benessere scolastico a garanzia del diritto all’istruzione di qualità per tuttiattraverso:
Il protagonismo degli studenti
la didattica inclusiva
la comunità educante
PAROLE PIUMATE … O PAROLE APPUNTITE ?
La sezione A ha deciso di porre l’accento sulla creazione di una comunità educante che sceglie di comunicare attraverso parole PIUMATE e non PAROLE appuntite, per far si che ci sia il rispetto di tutto e di tutti. Il libro che ha fatto da filo conduttore è stato: “Parole appuntite e parole piumate”.
La comunicazione non ostile non riguarda soltanto ragazzi e adulti, ma va promossa e incentivata sin da piccoli per educare le nuove generazioni ad una ,modalità di interazione verbale non aggressiva.
Facendoci ispirare dal personaggio GIULIO CONIGLIO e dai principi contenuti nel “Manifesto della comunicazione non ostile” promossa dal MIUR, abbiamo sensibilizzato i bambini a scoprire l’importanza delle parole e comprendere che queste ultime possono avvicinarci o allontanarci dalle persone che ci circondano.
Le parole possono infatti creare MURI o PONTI !!
Ci sono parole che fanno ridere e stare bene, come una coccola o un abbraccio, altre cattive che graffiano e fanno male.
Dopo la lettura del libro PAROLE PIUMATE abbiamo organizzato momenti di conversazione e di confronto, dando spazio ai bambini, alle loro esperienze e alle emozioni che tali esperienze hanno generato. (sia positive che negative)
Queste sono le parole PIUMATE che i bambini hanno individuato durante la conversazione guidata:
A fine percorso sono stati organizzati giochi motori in cerchio con le parole piumate e appuntite.
Un gioco simile a sacco vuoto e sacco pieno e il gioco della ragnatela per far comprendere ad ogni bambini che siamo tutti legati.
OGGI E' LA FESTA DEL TRICOLORE QUELLO CHE OGNI ITALIANO PORTA NEL CUORE! LA NOSTRA E' PROPRIO UNA BELLA BANDIERA CHE SU OGNI EDIFICIO SVENTOLA FIERA. HA IL VERDE DELLA SPERANZA, IL BIANCO DELL'ALLEANZA E IL ROSSOD'AMORE CHE A TUTTI RIEMPE IMMENSAMENTE IL CUORE. FACCIAMO ALL' ITALIA UN AUGURIO SPECIALE CHE LO SENTA LA GENTE DALLE MONTAGNE AL MARE. BUON COMPLEANNO ITALIA!!!
CIAO BAMBINI … OGGI VI VOGLIO PARLARE DI … BUONA EDUCAZIONE
A che serve la buona educazione?
La buona educazione è stata sempre associata ad un’idea del passato, a delle regole d’altri tempi, all’idea dell’apparire a fare bella figura.
Tanto più se parliamo di bambini bene educati.
Eppure la buona educazione dovrebbe essere un concetto che richiama semplicemente la socialità.
Essere bene educati, non è mai fine a sé stesso,
non è apparenza o rigidità educativa,
è rispetto del prossimo e dei suoi spazi.
Una persona educata ha strumenti per entrare in contatto con gli altri in modo più facile, più efficace e più piacevole.
LA BUONA EDUCAZIONE NON È UN LIMITE ALLA PERSONALITÀ
Un bambino che accetta delle regole è un bambino libero di andare in molti più posti di un suo coetaneo che non le rispetta. Un bambino educato fa più cose, vede più luoghi e si vede aperte più esperienze. E cresce considerando queste regole come un lasciapassare per avvicinarsi alle persone, non come una costrizione.
LA BUONA EDUCAZIONE È EDUCAZIONE CIVICA
La spiegazione giusta della regola di buona educazione, diventa un modo di uscire dalla dimensione egocentrica della vita, per spiegare prima possibile ai nostri bambini che viviamo in un mondo in cui tutti gli altri hanno i nostri stessi diritti. Essere bene educati vuol dire rispettare l’uguaglianza tra tutti gli esseri umani, il diritto di tutti a non essere invasi o ignorati.
Educazione un valore che genera Amore❣❣❣❣❤
Ciao Bambini… eccomi di nuovo qua!!!
Oggi vi scrivO perché ho una bella storia da raccontare.
Parla di belle maniere, di buona educazione … quella che crea felicità…e allora fate attenzione….E
Buon Lavoro!!!!
Il Paese della buona Educazione
In un paese molto molto lontano, vivevano tante persone molto educate, persone che aiutavano chi era meno fortunato di loro,
persone allegre e spensierate, ma soprattutto molto serene perché contente di vivere in un paese così bello.
C’erano i signori Perfavore e Perpiacere, i signori Grazie e Prego, i signori Nonc’ediche,
i signori Buongiorno
Buonpomeriggio,Buonasera eBuonanotte
Un giorno all’inizio dell’estate un gruppo di persone organizzò un bellissimo pic-nic e tantissimi furono i partecipanti
Tanti altri arrivarono a festeggiare l’estate che faceva sentire il suo profumo attraverso i fiori, al calore del sole, al cinguettio allegro degli uccellini, al cantare allegro dei piccoli ruscelli che contornavano questo bel paesaggio.
ma……Dal paese dei Maleducati purtroppo arrivarono un gran numero di persone, le quali, udendo le voci gioiose e allegre degli abitanti del Paese della Buonaeducazione e un po’ invidiose per tanta gioia e serenità, iniziarono a disturbare tutti quanti con i signori Schiamazzi,
le signore Urla,
le signore Maleducate,
i signori Disturbo,
i signori Uffa,
i signori Machebarba
le signore Maleparole e così via……
Erano proprio tanti i compaesani del paese dei Maleducati, forse erano anche molti di più del paese della Buonaeducazione.
Arrivò ad un certo punto al pic-nic anche la signora Mettiamolid’accordo, che tutta trafelata per il ritardo cercòinsieme al signor Scusatecitanto di farsi perdonare da tutti.
Infatti portava con sé una grande torta, tantissima frutta, e dei panini farciti con prosciutto, burro e marmellata, salame e formaggio, pane e cioccolata e tante altre buone cose.
Iniziarono a distribuire a tutti quanti il delizioso cibo con la costante presenza dei signori Grazie e Prego.
Si unirono anche gli altri Buonaeducazione ed insieme cantarono tante belle canzoni con i signori Buonamusica ed ai signori Volumebasso.
Purtroppo però i Maleducate furono così maleducati che riuscirono quasi a disturbare il bel pic-nic con le loro grida, finché intervennero i signori Perfavore e Perpiacere i quali chiesero educatamente di non fare tutto quel rumore. Intervennero anche la signora Mettiamolid’accordo e la signora Tantagentilezza che offrirono loro con un sorriso abbondanti fette di torta e tanti panini, invitando tutti i maleducati a partecipare con tranquillità al pic-nic organizzato dai loro bravi vicini.
I maleducati, avendo la bocca impegnata a mangiare, non poterono più gridare e disturbare quella meravigliosa festa diPrimavera.Dopo la bella mangiata, si unirono anche ai canti e forse impararono che si può vivere senza essere prepotenti e maleducati.
Un pic nic davvero speciale, quello preparato dai bambini di 5 anni, per la festa del Paese della Buona Educazione. Tovagliette decorate con pregrafismi e con la tecnica del dettato grafico renderanno più colorato questo momento.
L’insegnamento e l’apprendimento dell’Educazione Civica è un obiettivo irrinunciabile nella missione di un’istituzione fondamentale come la scuola.
Suddetta disciplina possiede sia una dimensione integrata sia una trasversale che coinvolge così l’intero sapere.
La scuola è la prima palestra di democrazia, una comunità in cui gli alunni possono esercitare diritti inviolabili nel rispetto dei doveri sociali.
Qui gli alunni si confrontano con regole da rispettare e vivono nella quotidianità esperienze di partecipazione attiva che costituiscono il primo passo verso il loro futuro di cittadini attivi, consapevoli e responsabili. In classe gli studenti iniziano a vivere pienamente in una società pluralistica e complessa come quella attuale, sperimentano la cittadinanza e iniziano a conoscere e a praticare la Costituzione.
L’ARTICOLO 1, nell’enunciare i principi, sancisce innanzitutto che l’educazione civica contribuisce a formare cittadini responsabili e attivi e a promuovere la partecipazione piena e consapevole alla vita civica, culturale e sociale delle comunità, nel rispetto delle regole, dei diritti e dei doveri. Inoltre, stabilisce che l’educazione civica sviluppa nelle istituzioni scolastiche la conoscenza della Costituzione italiana e delle istituzioni dell’Unione europea, per sostanziare, in particolare, i principi di legalità, cittadinanza attiva e digitale, sostenibilità ambientale, diritto alla salute e al benessere della persona.
Educare alla Cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i rapporti interpersonali attraverso regole condivise che si definiscono attraverso il dialogo, il primo riconoscimento dei diritti e dei doveri.
” Significa porre le fondamenta di un abito democratico, rispettoso del rapporto uomo – mondo – natura –ambiente e territorio di appartenenza sin dall’infanzia“
. L’educazione alla Cittadinanza anche nella scuola dell’infanzia persegue l’obiettivo di fornire agli alunni quelle determinate competenze che permetteranno loro di impegnarsi attivamente alla costruzione di una società democratica e di capire e vivere le regole della stessa. Inoltre l’educazione alla Cittadinanza persegue l’obiettivo di far conoscere le istituzioni locali e di far si che si partecipi al loro sviluppo.
La Formica Rossina ci ha scritto una lettera!!
Cari bambini, chi vi scrive è Rossina, la vostra formichina!!! ….
Vi ricordate della storia del Formicaio? Bene!!
Vi scrivo per dirvi che tra qualche giorno sarà, …Il nostro compleanno
sì sì, proprio così o meglio sarà il compleanno di tutti gli Italiani.
Dovete sapere che il 17 marzo di tanti tanti anni fa, in questo giorno succedeva una cosa straordinaria, precisamente il 17 Marzo 1861 si proclamava l’Unità d’Italia.
Ma cosa vuol dire Unità d’Italia?
Ora vi spiego: Unità significa mettere insieme, andare d’accordo, aiutarsi a vicenda, proprio come a scuola!
Prima di questo importante giorno, il nostro Paese, l’Italia, era invece divisa, purtroppo come nel formicaio non si andava d’accordo.
C’erano tante discussioni, non ci si voleva bene ci si faceva tanti brutti dispetti…. Ma brutti brutti…
Poi però un Re di nome Vittorio Emanuele,🤴 con l’aiuto di altre persone gentili; ed in particolare di un uomo coraggioso di nome Garibaldi, ha cercato di mettere tutti d’accordo, di stare insieme in armonia…Pensate tutti insieme, senza litigare un po’ come nelle vostre classi!!
Lo sapete bambini come ci è riuscito? Alcune volte arrabbiandosi un po’ …come qualche volta succede anche alla Maestra. e, in altri momenti con le parole gentili ma soprattutto con delle regoline e piano piano, ma piano piano!!
(ci è voluto un po’ di tempo.) ha portato tutte le persone che abitano la nostra ITALIA, a stare insieme, ad avere un solo re, una sola lingua ed una sola bandiera.
La Nostra Bellissima Bandiera!! 💟
Quindi bambini il 17 marzo ricordiamo… da tanti stati divisi siamo diventati uno solo.
Certamente all’inizio non è stato semplice, ma piano piano gli Italiani hanno imparato ad essere uniti, che cosa vuol dire…cioè ad andare d’accordo e ad aiutarsi a vicenda; proprio come nel formicaio e come nella vostra scuola. A volte ci possono essere dei rimproveri, si può litigare un po’, ma.. l’importante comunque è sempre fare la pace, e volersi bene, aiutarsi a vicenda e rispettare le regoline… voi a scuola lo fate vero!!!
Allora Buon Compleanno ITALIA….
Per fare la festa di compleanno disegniamo la nostra bandiera…
VERDE come i prati
BIANCA come la neve delle nostre montagne…
ROSSA come l’amore
Buon Lavoro BAMBINI!!!
Realizzate la Vostra bandiera
LA BANDIERA ITALIANA
Oggi è una magnifica giornata,
il vento mi tira da una parte e i miei colori risaltano sotto i raggi del sole.
Sono in terrazza, si respira una buona aria e la Primavera sembra più vicina che mai.
Ma voi piccoli bimbi vi chiederete chi io sia: se alzate lo sguardo,
mi vedrete sventolare nel cielo… Ma come non avete ancora capito?
Ebbene sono una bandiera, anzi la Bandiera, che tutti chiamano il ‘’ Tricolore italiano.
Ho tre bande verticali colorate verde, bianco e rosso della stessa dimensione;
mi raccomando la successione dei colori non può mai cambiare: verde, bianco e rosso.
Oggi voglio ricordarvi che non sono un semplice pezzo di stoffa, ma rappresento l’Italia,
il nostro Paese bellissimo come un giardino,
per questo da sempre dico alle altre mie colleghe bandiere,
con grande orgoglio che sono Italiana.
Mentre vi scrivo questo pensiero,
vi lascio un augurio: «Che possiate essere sempre fieri del nostro Paese
e possiate dire con orgoglio: SONO ITALIANO/A.
Cari Bambini e care bambine,
sono Rossina la vostra formichina.
Vi scrivo questa letterina perchè ho fatto una scoperta proprio l’altra mattina.
Curiosando da lontano ho visto tutti voi con i pennarelli in mano.
Mi son davvero commossa nel vedere la bandiera verde bianca e rossa.
Sono i colori del nostro paese che compie gli anni tra meno di un mese.
Con il disegno che avete fatto sarà un compleanno proprio perfetto.
Vi voglio pero dire una cosa, che è davvero meravigliosa.
Sapete qual’è? La nostra Italia sola non è perchè vive insieme a Paesi amici e tra loro si aiutano e sono felici.
Sono Paesi dell’unione Europea che una bella amicizia davvero crea.
I Paesi in questione son piu di venti e codividono valori importanti.
Gli stessi diritti tutti abbiamo e nelle difficoltà ci aiutiamo.
Oggi vi invito a fare un lavoro che sono certa sarà un vero capolavoro.
La bandiera Europea insieme disegnamo ed ai particolari attenzione poniamo.
E’ di forma rettangolare e di un bel blù è il suo colore.
Il centro ha un cerchio perfetto dove ogni stellina metto al suo posto.
12 è il numero delle stelline dorate che rappresentano l’armonia e la pace.
Adesso bambini pennarello in mano, la bandiera Europea disegnamo.
Ciao a tutti dalla vostra amica Rossina.
C’era una volta uno strano pianeta In tutto l’universo era la meta. Bello, solare, un luogo perfetto. Dove ognuno però si faceva un dispetto. C’erano posti in cui gli abitanti non andavano d’accordo e i guai erano tanti.Poi un giorno arrivò la svolta. E qualcuno fece a tutti una bella proposta.Disse” certo, il mondo è tanto grande, ma se ci uniamo non sarà distante.
Avere regole, programmi comuni, che siano monete oppure dolciumi,
farà di noi un posto migliore dove su tutti vince l’amore. Amore per crescere e condividere , un posto felice in cui vivere.” Cominciamo noi, disse l’Europa, riunendo intorno a sé chi sta sotto e chi sopra. Di tante stelle sarà la nostra bandiera così la Regola sarà più vera. Stare assieme, andare d’accordo. Proteggersi sempre e superare lo scoglio. Della diversità e della guerra per non finire tutti giù per terra Il girotondo, ci insegnano i bambini, è un giochino per stare vicini. L’unione è questa, la bandiera è la stessa. È come un tetto sulla testa. Una casa sicura dove ognuno di noi si senta uguale e senza paura.
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